Il modellismo ferroviario
L’acquisto del kit di partenza costituisce il primo passo da compiere se si vuol “debuttare” nel mondo del modellismo ferroviario e si è interessati a costruire un plastico. Una scatola di partenza, di solito, è costituita da un trasformatore, da una locomotiva e da un paio di carri merci o passeggeri, a seconda dei modelli, oltre che da una quantità di binari necessaria a formare un cerchio o un ovale. Se si ha a che fare con una confezione di livello un po’ più avanzato, invece, si possono trovare anche degli scambi, grazie ai quali ovviamente la circolazione dei treni si rivela più suggestiva.
Il sistema digitale
Nei negozi dedicati al Modellismo Ferroviario si possono trovare anche delle confezioni che ospitano al proprio interno locomotive basate su un sistema digitale: i convogli, in una circostanza di questo tipo, sono due, e la centralina digitale che è disponibile nella scatola consente di usarli entrambi in maniera indipendente. Come è facile intuire, se si opta per una soluzione simile i prezzi sono più alti: ecco perché non è detto che tale opportunità sia consigliabile a chi è alle prime armi.
Come scegliere la scala
La scelta del primo treno varia anche in base alle caratteristiche del destinatario: tanto più è piccolo, quanto più la scala deve essere grande. Per i bambini di età inferiore agli otto anni, per esempio, le scale migliori sono la 0 e la S, vale a dire quelle più grandi: le altre prevedono pezzi di dimensioni troppo piccole che non potrebbero essere maneggiati in modo sicuro. Dagli otto anni in su, invece, va più che bene la scala H0. Non ci sono vincoli particolari, poi, nel caso di un treno destinato a un adulto: dalla scala Z a quelle più grandi, si ha la massima libertà di scelta. A questo punto, però, subentra un altro parametro che vale la pena di valutare prima di un acquisto, e cioè la quantità di spazio di cui si può disporre: se è poco, non si può far altro che puntare sulla scala N o sulla scala Z, che sono le più piccole.
La locomotiva
L’aderenza è senza dubbio la caratteristica più importante che va presa in considerazione per la scelta della locomotiva, che rappresenta il cuore di qualsiasi convoglio ferroviario.
Se l’aderenza è inferiore al necessario, per esempio perché la locomotiva è un po’ troppo leggera, essa avrà la tendenza a slittare ogni volta che affronterà una salita. Certo, un potenziale rimedio consiste nel provare a renderla più pesante, ma non sempre ciò è possibile; in alternativa ci si può servire di gommini di aderenza da inserire nelle ruote motrici. Si tratta, però, dell’estrema ratio, da evitare se se ne ha la possibilità: con i gommini, infatti, le ruote non sono in grado di captare la corrente dalle rotaie.
Il volano e le prese di corrente
Il volano è un disco collocato sull’asse motore delle locomotive di qualità più elevata: il suo compito è quello di rendere la fase di accelerazione e quella di decelerazione più fluide, in modo da agevolare il movimento. Nelle locomotive migliori, i volani possono essere addirittura due. Un ulteriore elemento su cui ci si deve focalizzare in occasione del primo acquisto è il numero di contatti. Le ruote della locomotiva, infatti, sono collegate con il motore elettrico attraverso dei contatti, e proprio per questo agiscono come prese di corrente. Maggiore è il numero dei contatti presenti e più il funzionamento può essere ritenuto sicuro.
Infine, vale la pena di tenere a mente che le locomotive che sono dotate di una cassa in metallo sono molto più pesanti, e quindi assicurano una migliore aderenza, rispetto a quelle in plastica.