Il timone di una nave è il mezzo attraverso cui si esegue una rotta e si compiono evoluzioni. Questo strumento è composto da una porzione orientabile intorno ad un cosiddetto asse di rotazione verticale ed è generalmente situato a poppa (zona posteriore della nave). Il modellismo navale può consentirti di riprodurre navi più o meno antiche. Pertanto ti sarà utile sapere che anticamente, il timone veniva costruito affiancando tre tavole fissate l’una all’altra, costa a costa. Questo era chiamato timone della navaresca e definiva quel particolare sistema di guida della nave in cui la parte del timone immersa nell’acqua (la pala) era disposta centralmente rispetto alla poppa. La pala veniva inoltre incernierata al cosiddetto dritto di poppa ossia il palo verticale posizionato nell’area posteriore della nave connesso alla chiglia. Il dritto della poppa aveva il compito di sostenere sia lo specchio di poppa che l’asse del timone. Le tavole di legno più vicine a quest’ultimo, venivano chiamate micce mentre quelle più esterne erano definite rovescio del timone. Come accennato, il timone era fissato allo scafo della nave attraverso le cerniere (potevano esserne usate anche sette per navi molto grandi). Queste ultime si componevano di agugliotti e femminelle. Le prime, venivano fissate al timone utilizzando un perno rivolto verso il basso. Le femminelle, invece, non erano altro che le sezioni della cerniera fissate allo scafo.
Se sei interessato alla costruzione del timone per un modellino devi inoltre sapere che prima del 1700 questo era governato dalla cosiddetta barra manovella e dall’inizio del XVIII secolo, invece, questo veniva governato dalla ruota. Quest’ultima veniva fissata al cassero (la struttura che occupa una porzione della nave verticalmente ma si estende totalmente per la sua larghezza) dinnanzi all’albero di mezzana e pertanto, il sistema che permetteva il trascinamento della ruota del timone, prevedeva di fissare la manovella tramite delle trozze. Queste ultime non erano altro che collegamenti realizzati con materiali metallici che passavano per delle carrucole (chiamate bozzelli) e venivano fissati al margine del secondo ponte. Successivamente le trozze venivano arrotolate cinque volte attorno al tamburo del timone. Il timone, tuttavia, veniva altresì fissato allo scafo grazie alla braga la quale veniva realizzata impiegando due catene generalmente utilizzate su grandi velieri e due cavi di dimensioni più esigue utilizzati su piccole imbarcazioni. Infine, i cavi e le catene utilizzati per queste operazioni venivano bloccati attraverso due anelli posizionati nella parte anteriore e posteriore del timone e con altri due anelli situati sul dritto di poppa.
Come costruire il timone: tutti i passaggi
Dopo aver compreso come il timone veniva utilizzato nelle imbarcazione è giunto
il momento di cimentarti con la realizzazione del timone per il tuo
modellino. Per cominciare, devi sapere che il timone viene generalmente
creato in un unico pezzo. Esso è dunque ricavato dal disegno costruttivo
ugualmente a quanto accade per le ordinate, ossia lo scheletro della nave.
Considerando che il timone è un elemento del modellino sempre in vista, sarà
opportuno scegliere un legno più spesso di 1 millimetro rispetto a
quello che hai impiegato per realizzare il dritto di poppa. Per realizzare il
timone della tua imbarcazione potrai scegliere una tavoletta di noce o di
mogano. Ora puoi procedere con la creazione vera e propria del timone. Per
farlo dovrai:
• tagliare dalla tavoletta (utilizzando un taglierino) una porzione
adatta alla creazione del timone;
• sagomare il pezzo utilizzando una limetta di precisione;
• carteggiare le estremità per rendere più omogeneo e rifinito il
lavoro.
Prima di procedere con gli step successivi dovrai assicurarti che la sagoma sia
fatta in modo tale che sia la miccia che la chiglia abbiano lo stesso spessore.
Dovrai inoltre verificare che gli angoli siano accuratamente smussati
affinché possano rendere la rotazione più agevole. Il fatto che ogni lato abbia
mezzo millimetro di differenza (1 millimetro in totale) consente di sagomare
meglio il timone avendo così l’area della poppa meno ottusa da una parte e più
acuta dall’altra rendendolo così più manovrabile.
Completate queste verifiche potrai:
• utilizzare dei chiodi per assicurare gli agugliotti avendo cura di
orientare i perni verso il basso;
• inserire i perni nelle femminelle;
• inserire il capo della miccia all’interno della losca;
• utilizzare dei chiodi per bloccare le femminelle allo scafo.
Se ami i dettagli e ti piace l’idea di ricreare precisamente un timone di una
vecchia imbarcazione potrai terminare scurendo o verniciando le cerniere.
Durante la seconda metà del XVIII secolo, infatti, queste venivano realizzate
impiegando leghe di rame o il ferro pertanto si presentavano di un colore nero
piuttosto opaco.
I legni usati nel modellismo navale
Per meglio approfondire la questione dei materiali utilizzati per la
realizzazione del timone nel modellismo navale, è opportuno che tu conosca le tipologie
di legno maggiormente impiegate per la realizzazione delle varie parti di
un modellino. Più in particolare, i più usati sono:
• tiglio: morbido e facile da lavorare appare decisamente
uniforme. Grazie a queste specifiche caratteristiche, è spesso utilizzato nel
modellismo navale per realizzare i dettagli, il fasciame, le sovrastrutture e i
ponti che richiedono precisione e raffinatezza nella lavorazione;
• cedro: delicato e profumato, questo legno presenta una durezza
piuttosto bassa e un comportamento all’urto decisamente modesto. Facile da
lavorare, le qualità dei listelli in legno di cedro permettono agevoli
operazioni meccanico-fisiche;
• frassino: spesso impiegato per la costruzione delle ordinate,
questo particolare legno così come l’Olmo, presenta un’ottima resistenza
meccanica permettendo una facile flessione del listello senza rottura. Per
quanto concerne il peso e la durezza, entrambi si aggirano intorno a valori
medi, caratteristiche essenziali per il modellismo navale;
• acero: l’acero è un legno molto noto per la sua elevata compattezza,
durezza e resistenza. Ideale per il modellismo navale poiché, sottoposto a
compressione o flessione, non si piega e non si spezza. La sua durezza lo rende
particolarmente resistente nel tempo, alle sollecitazione e all’usura;
• olmo: spesso utilizzato per la costruzione delle ordinate risulta
sufficientemente flessibile, resistente e leggero. Così come il legno di
frassino, i listelli in olmo presentano una resistenza meccanica notevole
che lo rende adeguato a questo impiego e alla realizzazione di modellini navali
in generale;
• olivo: noto per l’elevata durezza e la grana piuttosto fine, è
utilizzato per la realizzazione di fregi, bozzelli, ruote dei timoni, caviglie
e polene
• pino marittimo: appartenente alla famiglia delle Pinacee è spesso
impiegato per la realizzazione del fasciame. Questo legno si distingue
per la pesantezza e per il colore rosa giallastro;
• bosso: particolarmente compatto e resistente, è usato come l’olivo per
creare fregi, polene, ruote dei timoni, caviglie e bozzelli;
• pino cirmolo: appartenente alla famiglia delle conifere, è spesso
impiegato poiché semplice da lavorare e dunque ideale per gli intagli.
Questo legno è spesso utilizzato nel modellismo navale per realizzare gli scafi
pieni.
Quale legno scegliere per la costruzione del timone
Se devi scegliere il miglior legno per realizzare il timone del tuo modellino
potrai sicuramente optare per il legno di noce e quello di mogano,
ovviamente, sotto forma di listelli realizzati da aziende esperte o da
falegnami e artigiani che si occupano di questa delicata procedura. Infatti,
grazie alle loro qualità, sono le due tipologie più impiegate per la creazione
di modelli in legno e riproduzioni. Nello specifico, questi due legni si
distinguono per:
• noce : questa tipologia di legno rientra decisamente tra le più
resistenti e compatte. Estremamente pregiato, il noce viene spesso
impiegato anche per realizzare i listelli che vengono utilizzati per la
creazione del fasciame e del ponte. Non solo, possono essere impiegati anche
per le sovrastrutture delle imbarcazioni più antiche e per eventuali corrimano;
• mogano: il legno di mogano presenta delle caratteristiche uniche quali
la colorazione variabile, fibratura ramata irregolare che conferisce una
particolare raffinatezza estetica, durezza media e comportamento
all’urto basso. Non solo, la lavorazione del mogano risulta piuttosto semplice,
pur considerando che la fresatura potrebbe apparire leggermente complicata e
l’essiccazione delicata.
Costruire il timone con tre listelli
Se sei appassionato di modellismo saprai bene che ruolo essenziale ricopra la
realizzazione del timone. Infatti, questo come tutti gli altri dettagli, se ben
eseguiti, acuiscono il valore estetico del modellino conferendogli un aspetto
realistico ed estremamente curato. Per costruire il timone dovrai utilizzare tre
listelli delle dimensioni più adeguate al lavoro che dovrai fare. Dovrai
impiegare due di questi come la miccia mentre, quella rimanente, per la zona
posteriore del timone. Una volta che avrai accuratamente tagliato i
listelli della giusta dimensione sarà tua cura calcolare anche gli spazi per
le cerniere. Nello specifico, questi andranno eseguiti sulla cosiddetta
miccia nel punto più vicino al dritto della poppa. Per fissarli potrai
utilizzare la colla e le spine di legno di ramino. Asciugata la colla
potrai sagomare il tutto per renderlo più adeguato al modellino che devi riprodurre.
Per procedere con il fissaggio delle cerniere dovrai considerare che la
procedura potrebbe risultare leggermente complicata. Tuttavia, se utilizzerai
la tecnica impiegata per le cerniere dei sabordi potrai ottenere un ottimo
risultato e ottenere un risultato che si avvicina notevolmente alle dimensioni
in scala desiderate.
Come fissare il timone: le cerniere
Alcuni modellisti, nella realizzazione del timone, utilizzano le cerniere
affinché questo possa essere ruotato a destra e a sinistra che, nella
maggior parte dei casi, appaiono sproporzionate e antiestetiche. Per ovviare a
questo problema potrai bloccare il timone e realizzare (seguendo le misurazioni
in scala reale) delle piccole cerniere in grado di mascherarsi
perfettamente negli spessori. Se desideri creare da solo i dettagli di
ferramenta del tuo modellino potrai impiegare diverse tecniche e materiali:
utilizzando nelle strisce di plastica oppure di carta tagliente.
In entrambi i casi sarà sufficiente ritagliare la linguetta della dimensione
che desideri, incollare al timone e allo scafo con una comune colla
ciano acrilica e dipingere il tutto una volta asciutto per conferirgli la
giusta tonalità di colore. Nello specifico dovrai acquistare una striscia di
plastica cosiddetta a sezione di arco di cerchio, ovvero, un materiale
che presenti una sezione rettangolare e un lato leggermente tondeggiante
(attenzione a non confondere questa variante con quella a semicerchio). A
questo punto potrai dipingere con una pittura nera il lato tondeggiante.
Presta molta attenzione alla tonalità di colore scelta: il nero puro farà
perdere di realismo al tuo modellino. Mischia ad una goccia di nero un po’ di marrone
per smorzarne il tono intenso e conferire ai dettagli del modellino un aspetto
autentico e realistico. In alternativa potrai servirti di un rosso scuro o
un vinaccia per dare al nero delle sfumature color legno. Per realizzare la
ferramenta del modellino dovrai tagliare la striscia in quattro parti (della
stessa dimensione), posizionarle nella sede finale per verificarne la lunghezza
e procedere con l’attaccatura tramite la colla ciano acrilica. Potrai
notare che, l’area che hai precedentemente colorato di nero creerà sullo scafo
un’ombreggiatura. Proprio quella ti servirà come guida per apporre successivamente
le cerniere nella posizione corretta. Per quanto concerne la ferramenta delle
pale del timone, potrai prestare meno attenzione alla lunghezza e procedere
successivamente con un taglio a filo. Questi elementi andranno comunque
fissati allo scafo inserendo l’agugliotto (termine tecnico per definire
il perno) all’interno della femminella (denominazione tecnica per
definire il foro). Per ottenere un foro molto piccolo, rispettando così le
misure in scala, potrai servirti di un comune filo di ottone.