Modellismo ferroviario

Come iniziare con il modellismo ferroviario? Il modellismo ferroviario o ferromodellismo recentemente più frequentemente usato il termine fermodellismo introdotto nel 1951 è quella branca del modellismo che si occupa della costruzione di riproduzioni in scala ridotta di modellini di treni rotabili e di tutto ciò che ha attinenza diretta o indiretta con essi.

Dal trenino elettrico al modellismo ferroviario

Con l’arrivo dei primi modelli di treni elettrici, simili più o meno a quelli utilizzati dai bambini, con locomotive alimentate a bassa tensione attraverso le rotaie o da una linea aerea è diventata comune la costruzione di diorami ovvero riproduzioni di scene statiche oppure di plastici dove il materiale rotabile viene ambientato in un contesto geografico. La differenza sostanziale tra il diorama e il plastico è che il primo è la riproduzione molto dettagliata di una porzione di paesaggio ferroviario, mentre il secondo è costituito da uno o più itinerari ferroviari operativi che possono a volte raggiungere decine e anche centinaia di metri.

In questo caso, il ferromodellista può occuparsi di diversi aspetti nei modelli ferroviari:

la realizzazione degli elementi scenografici del plastico: stazioni, case, alberi, impianti
la costruzione di un tracciato rotabile
la collezione di miniature di materiale rotabile
la realizzazione dell’elettronica di controllo
conduzione dei modelli sul tracciato

cercando in ogni caso di riprodurre fedelmente i dettagli di località, tracciati, orari ferroviari e materiale per il massimo realismo


Il modellismo ferroviario

Il  modellismo ferroviario o ferromodellismo in tempi recenti è più frequentemente usato il termine  fermodellismo è quella branca del  modellismo   che si occupa della costruzione di riproduzioni in  scala ridotta  di  ferrovie , di rotabili e di tutto ciò che ha attinenza diretta o indiretta con essi. Con l'avvento dei cosiddetti  trenini elettrici , simili al genere usato dai bambini, con locomotive alimentate a bassa tensione attraverso le rotaie o da una linea aerea è diventata comune la costruzione di  diorami  ovvero riproduzioni di scene statiche oppure di "plastici" dove il materiale rotabile viene ambientato in un contesto geografico. La differenza sostanziale tra il diorama e il plastico è che il primo è la riproduzione molto dettagliata di una porzione di paesaggio ferroviario, mentre il secondo è costituito da uno o più itinerari ferroviari operativi che possono a volte raggiungere decine ed anche centinaia di metri. Il materiale ferromodellistico si raggruppa per  scala  (scale in inglese) che determina la dimensione del modello relativa al reale, e per  scartamento , che determina la distanza tra le due rotaie che compongono il binario. Capita infatti che binari in scartamento tale da rappresentare la larghezza standard in una determinata scala vengano usati come tratte a  scartamento ridotto  in una scala superiore.

Scale e scartamenti

Quali sono le scale dei trenini elettrici? Il materiale dei modellini ferroviari o ferromodellistico si raggruppa per scala (scale in inglese), che identifica la dimensione del modello nella realtà mentre per scartamento si identifica la distanza tra le due rotaie che compongono il binario. A volte può capitare che i binari in scartamento di una determinata scala vengano usati come tratte a scartamento ridotto in una scala superiore. La maggior parte delle scale e degli scartamenti hanno origine da scelte commerciali da parte di qualche produttore. Attualmente sono riconosciuti i seguenti standard dall'associazione ferromodellistica europea: i modelli in scala 00 sono prodotti industrialmente con uno scartamento di 16,5 mm Per scartamenti reali inferiori a 1250 mm, al nome della scala viene aggiunto il suffisso:

'm' per scartamenti tra 850 mm e 1250 mm
'e' per scartamenti tra 650 mm e 850 mm
'i' per scartamenti tra 400 mm e 650 mm

Oggi come oggi le scale più vendute di modelli di treni sono la scala H0 e N. Particolarmente importante prima di realizzare il plastico o diorama è la scelta della scala a cui dobbiamo prestare particolare attenzione in quanto viene generalmente scelta in base allo spazio disponibile. Tutti plastici dei modelli ferroviari sono realizzati curando ogni minimo dettaglio in base alla scala, persino la vegetazione è realizzata ad hoc, ogni singolo dettaglio è curato per avere un ambientazione pressoché perfetta. Nel modellismo ferroviario la scala 1 e la scala 0 sono generalmente riservate a realizzazioni di modelli ferroviari di grandi dimensioni in cui possiamo trovare diverse decine di metri di binari e pertanto realizzati in ampi spazi come parchi, giardini, capannoni all’interno delle fiere. Recentemente è stata introdotta la scala TT che ha avuto origine negli anni 30 negli stati uniti, questa scala 1:120 ha la caratteristica di buon compromesso tra spazio necessario alla realizzazione di un plastico e la qualità del dettaglio riproducibile sia sui rotabili che negli ambienti e i suoi particolari. La scala TT deriva da Table Top, cioè l'iniziale intento di proporre una scala che permetta di realizzare un circuito completo e fruibile che potesse occupare agevolmente il tavolo della cucina di casa. La Scala G non è una scala vera e propria ma identifica tutti i treni che circolano su binario con scartamento di 45 mm anche all'aperto ed è un'estensione della scala creata da LGB nata con lo scopo di espandere le possibilità delle ferrovie da giardino.

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